Svolgo la mia pratica professionale nell’ambito della Psicologia Clinica e della Psicoterapia.
Lavoro prevalentemente in contesto individuale con giovani adulti ed adulti che richiedono supporto psicologico per il desiderio di conoscere se stessi; per risolvere un problema specifico; per gestire meglio le difficoltà del ciclo di vita, come gli stati di confusione e stallo evolutivo, le difficoltà relazionali, le problematiche di coppia e genitoriali, l’adattamento a nuove situazioni o lo stress causato dalla vita familiare o dall’attività lavorativa; per fronteggiare sintomi psicologici, psicosomatici o somatici che causano un disagio acuto o cronico.
Il disagio psicologico può causare, co-determinare (assieme ad altri fattori) o influenzare negativamente lo stato di benessere della persona. Esso si può esprimere in molteplici forme causando stati di sofferenza e dolore che riducono il piacere di vivere e la vitalità.
Mi riferisco, in particolare, a difficoltà legate a:
- Depressione, come i sentimenti depressivi, di solitudine e demoralizzazione o la stanchezza cronica; pensieri ricorrenti di autoaccusa, indegnità, inferiorità.
- Ansia, come gli stati d’ansia costante, acuta, panico, con alterazioni fisiologiche a forte coinvolgimento corporeo; la paura di uscire di casa e tendenza a rifugiarsi tra le pareti domestiche o a ritirarsi nel mondo virtuale; la paura degli altri, soprattutto quando estranei; le situazioni traumatiche cancellate che riaffiorano alla mente in modo incomprensibile e causano angoscia acuta; l’attivazione psicofisica costante per l’incapacità di gestire lo stress, perché è troppo o perché ci si sente troppo fragili in alcuni momenti della vita; l’esaurimento delle risorse psicofisiche per stress continuativo.
- Angoscia causata da pensieri che assediano la mente e/o azioni incomprensibili che la persona si sente costretta a svolgere compulsivamente per evitare catastrofi immaginate; l’incapacità di buttare via le cose e tendenza ad accumularle in casa; le azioni automatiche di strappamento dei capelli e dei peli.
- Problematiche nell’esperienza corporea, come la difficoltà, rifiuto o disgusto nel vivere il proprio corpo; il rifiuto del cibo e/o abbuffate incontrollate anche notturne; l’impossibilità di smettere di mangiare; i disturbi nella sfera sessuale; la presenza di malattie funzionali incomprensibili dal punto di vista medico.
- Presenza di malattie fisiche temporanee o croniche che si fatica a gestire emotivamente, come le malattie autoimmuni, gli stati ricorrenti di cefalee o emicranie, i disturbi gastrointestinali, l’epilessia, l’asma o tante altre.
Le situazioni brevemente elencate costituiscono un segnale d’allarme che spesso spingono la persona a rivolgersi ad un professionista per comprendere meglio il proprio mondo interno e prendersi cura di sé stessa.